Europei: Giannelli - Malinov, gioventù in regia

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Giannalli e compagni durante la World Cup - foto FIPAV
Inizieranno domani in Olanda gli Europei femminili di pallavolo con la nostra nazionale che debutterà alle 20.30 contro la Polonia. 

Il 9 ottobre invece starà alla nazionale maschile scendere in campo nella rassegna continentale con il girone eliminatorio che si terrà fra Busto Arsizio e Torino. Abbiamo tutti negli occhi la splendida cavalcata degli azzurri nella World Cup in Giappone che ha consentito a Zaytsev e compagni (pur privi di capitan Birarelli) di staccare il pass per le Olimpiadi di Rio 2016 grazie anche alle splendide vittorie contro i campioni olimpici della Russia ma soprattutto alla splendida partita (per chi la volesse rivedere: link) giocata e vinta 3-1 contro i campioni del mondo della Polonia.

Nelle ore e giorni immediatamente precedenti l'inizio delle due manifestazioni continentali un dato balza subito all'occhio dei tifosi italiani di volley, l'anno di nascita dei registi presumibilmente titolari delle due nazionali: Simone Giannelli ed Ofelia Malinov, anno di nascita 1996.
E' indubbiamente una cosa da sottolineare e di cui andare fieri, sintomo che qualcosa di buono si è fatto in questi anni a livello giovanile e che dai bacini delle società italiane, sia maschili che femminili, possono uscire ancora dei talenti cristallini.

Simone Giannelli, mvp della finale scudetto
- foto Galbiati
Di Simone Giannelli sappiamo quasi tutto, nato a Bolzano il 9 agosto del 1996 inizia a giocare a pallavolo nel Sudtirol volley prima di entrare nel settore giovanile di Trento. 
La sua crescita è costante, a livello giovanile vince 6 scudetti ed è partecipe, pur dalla panchina, al terzo scudetto di Trento in gara5 con Piacenza complice l'infortunio al regista titolare Raphael. E' chiamato stabilmente in prima squadra nella stagione 2014-2015 e diventa pedina fondamentale nella finale scudetto vinta dai ragazzi di Stoychev su Modena, conquistandosi anche il titolo di mvp. 

La chiamata per l'estate azzurra è una diretta conseguenza; estate in cui, pur fra molti alti e qualche basso, dimostra talento e freddezza da grande campione. A qualcuno ricorda Peter Blangè, altri lo paragonano a Fabio Vullo, sicuramente rappresenta il prototipo del regista moderno forte anche nei fondamentali di muro e servizio ma - soprattutto - dotato di belle mani e bella distribuzione.

Ofelia Malinov con la maglia di Bassano
La parabola di Ofelia Malinov è forse meno costellata di successi ma probabilmente più repentina.  
Nasce a Bergamo il 29 febbraio del 1996, nel 2012 viene ingaggiata dalla società di Bassano allenata dal padre Atanas Malinov. 
Gravita in serie B1 per alcune stagioni, nelle quali lotta con le compagne nella parte bassa della classifica rischiando anche la retrocessione in B2. In queste stagioni inizia la carriera azzurra di Ofelia con la nazionale pre juniores. 

Le qualità della ragazza non sfuggono però a Marco Mencarelli, ex ct delle giovanili azzurre e della prima squadra che all'alba del 2015 la porta con lui al Club Italia in serie A2; il passo verso la nazionale maggiore è brevissimo, Marco Bonitta la convoca per l'estate azzurra passando per il World Grand Prix per arrivare ad oggi, vigilia dell'Europeo, dove Malinov formerà la coppia di alzatori con il mito Leo Lo Bianco.

Semplice dato statistico? Coincidenza? Sì, ma non solo: la scelta di due palleggiatori nemmeno 20enni indica chiaramente la volontà di Bonitta e Blengini di dare il via ad un nuovo ciclo, che con questi due ragazzi può guardare ben oltre Rio, indipendentemente da come andrà a finire l'anno prossimo. 
Due ragazzi volenterosi, grandi lavoratori e senza grilli per la testa, che stanno facendo di tutto per sfruttare il talento che si ritrovano - è proprio il caso di dirlo - tra le mani. 
Non ci resta che sederci comodi davanti al televisore e tifare per questi due ragazzi con la speranza che portino in alto i colori azzurri.

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