Greta Cicolari: sono pronta a tornare!! Seconda parte!

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Ecco qua la seconda parte della nostra intervista alla beacher italiana più forte di sempre: Greta Cicolari

Per chi se la fosse persa, qui c'è la prima parte (basta un clic per accedere direttamente).. 

- Qual'è il futuro del beach volley italiano alla luce dei risultati dei mondiali U19/U21 appena conclusi?



"Non sono risultati all'altezza del talento che abbiamo in casa.
Non c'è ancora una "cultura" e un settore giovanile così "avanzato", le strutture stanno crescendo ma non c'è un vero investimento nel campionato, di conseguenza non si possono crescere giocatori completi e pronti a competere ad alto livello.

Di ragazzi forti ce ne sono in giro: come io ho incontrato Marta, giovanissima a 17 anni, e ho contribuito a crescerla, se si prende una giovane e si affianca ad una più esperta poi i risultati arrivano.
Conta che però ci sono voluti almeno di due anni di duro lavoro per una coppia forte come me e Marta.
Per una coppia giovane ci vuole di più e ci si deve dedicare al beach tutto l'anno, e non solo d'estate." 

- In relazione anche a questa cosa, ultimamente ci sono diversi pareri discordanti verso le modalità di qualificazioni alle tappe del Campionato Italiano. Tra chi non ha la possibilità e i punti per entrare nel main draw, e il fatto di non sapere mai fino all'ultimo se potrai partecipare o meno.. 


"Sì, non so precisamente come funziona nelle tappe del Campionato Italiano perché ci ho giocato poco.
Nel World Tour ad esempio contano i punti accumulati.
Da quanto ricordo nel Campionato Italiano devi avere un certo numeri di punti anche solo per accedere alle qualifiche ma a parte questo, ci vorrebbe un Campionato Italiano sia d'estate che d'inverno, con montepremi ben superiore a quello attuale in modo da incentivare i talenti che abbiamo in Italia e permettergli di investire su loro stessi e dedicarsi solo al beach volley.
Nonostante siamo un paese con moltissime spiagge, a me sembra che questa cosa non interessi a nessuno. Abbiamo una stessa federazione per due sport completamente diversi e questa cosa non aiuta."

-Da quanto abbiamo potuto capire per ottenere quei punti, necessari per molte coppie, sono "costretti" a giocare e girare l'Italia per tutto l'inverno alla ricerca di tornei organizzati spesso in maniera "discutibile"..

"Se ci fossero anche 100 coppie, bene, basterebbe mettere due giorni in più di qualifiche per permettere a tutti di giocarsela, incrementando il numero di persone interessate. 
I forti comunque passerebbero nel main draw, ma garantiresti a tutti la possibilità di partecipare, il beach è bello giocarlo d'estate, ma altrettanto bello giocarlo d'inverno nelle strutture al coperto.
Tanti privati stanno investendo su tali strutture, aumenta la concorrenza e si stanno abbassando i costi per praticare questo meraviglioso sport.
Io so quanti soldi sono sprecati per mandare in giro per il mondo poche coppie, mentre il beach volley deve essere accessibile a tutti quindi, ripeto, io investirei tutti questi soldi per un campionato italiano che deve ambire a diventare come il Banco do Brasil (campionato brasiliano) o l'AVP (circuito americano).
Trovo assurdo che la Germania o la Svizzera, solo per citare 2 esempi, siano avanti anni luce rispetto a noi"

-Invece a livello di convocazioni per partecipare al World Tour?

"Al World Tour l'iscrizione è privata, non è obbligatorio passare attraverso una convocazione. L'Italia è uno dei pochi paesi che usa ancora questo metodo di "progetto federale". Penso che lo fanno ancora la Cina, la Russia, l'Azerbaijan e il Kazakistan ma sono realtà diverse dalle nostre.
Anche in Brasile dove hanno i migliori giocatori si sono accorti che è fondamentale lasciare la scelta del proprio compagno e staff direttamente ai giocatori.

Uno dei "sistemi" che più sta rendendo a livello mondiale è quello portato avanti dalla Germania e dagli Stati Uniti (e che sta riproponendo adesso il Brasile per per puntare all'oro a Rio 2016): nessuna convocazione ma coppie libere di gestirsi durante la stagione, in forma "privata".
Alla fine della stagione alle due coppie che ottengono i risultati migliori a livello mondiale viene assegnato il sostegno federale o un "premio" per aver rappresentato il paese in giro per il mondo.
In questo modo c'è più stimolo a migliorarsi e vincere, non a caso sono tutte nazioni che possono vantare anche più di tre coppie competitive che possono ambire al podio."
Io ad esempio, al mio rientro ho deciso di provare a giocare in modo privato.
Non farà parte della nazionale ma rappresenterò sempre l'Italia durante le competizioni internazionali."

-Anche se rivoluzionaria mi sembri propositiva .. 

"Dalla mia esperienza internazionale nel beach volley, in questi ultimi 5 anni, mi sono fatta un'idea per migliorare uno sport che ha tutte le potenzialità per diventare uno sport maggiore come il tennis ad esempio.
In passato forse mi sono spiegata male o non sono stata compresa quando dico che il sistema attuale non funziona e va cambiato..
Io sono innamorata del mio sport e voglio fare ancora tantissimo per il beach volley, prima sul campo e poi anche fuori..
Purtroppo se io dico che i soldi pubblici vanno investiti per un campionato forte e non vanno regalati a qualcuno senza alcun merito, dò fastidio.
Però è un mio pensiero.
E' come quando ho rifiutato di prestare il mio nome e la mia immagine al mio ex-allenatore, gli ho dato fastidio e mi ha tagliata fuori!
Avere idee chiare o un carattere forte non può piacere a tutti."

- Cosa diresti ad un ragazzino per convincerlo ad avvicinarsi al beach?

"Eh.. Che è uno sport faticoso, ma sano e bellissimo.
In realtà è difficile per me dirlo ora per i problemi a cui si faceva riferimento prima, e per i costi per arrivare ad alti livelli. 
Per giocare a beach devi affittare un campo e ti viene a costare, nell'indoor queste spese non ci sono, o meglio sono molto più ridotte.
In un momento di crisi come questo non saprei davvero cosa dire, perchè servono soldi e spesso i ragazzini non possono permettersi di sostenere le spese per l'istruttore, la struttura, le trasferte per i tornei..
Per questo motivo durante la mia sospensione ho deciso di dare lezioni di beach gratuite, a Civitanova Marche.
Sicuramente d'estate è molto più semplice e libero a tutti.
Ad alto livello una stagione internazionale di beach, per fare un esempio, ha un costo che varia dai 150 ai 250 mila euro, tra l'allenatore, i campi, la sala pesi, il vitto e l'alloggio per tutti, il massaggiatore e le varie trasferte."

-E' un po' uno sport d'elite al contrario di quanto si pensa..


"Non voglio spaventare nessuno, certo è che il vero spirito del beach è amicizia, divertimento e sport accessibile a tutti sulle nostre spiagge ma per arrivare al top è più simile al tennis che ad ogni altro sport di squadra, stessi costi ma ricavi purtroppo molto diversi."


-Alla luce di tutto quello che è venuto fuori leggendo in giro per il web e parlando con te ci risulta un po' difficile pensare a come si possa mettere in piede un progetto serio di beach volley se già nell'indoor, che è molto più avviato e "sostenuto", la situazione è comunque difficile..


"A me rimangono diversi anni di carriera e sono contenta di avere i miei sponsor e riuscirò ad andare avanti, ma veramente per un giovane adesso io la vedo dura se non si cambia la mentalità.

Ma anche nella pallavolo la vedo difficile, per giocare ad alti livelli ti devi spostare, ti devi allenare ogni giorno , anche due volte in una sola giornata e questo esclude la possibilità di avere un altro "lavoro". Lo stipendio non è altissimo e senza contributi, a fine carriera diventa dura reinventarsi. E' davvero difficile coniugare gli studi all'università con l'impegno di un campionato di pallavolo ad alti livelli e molto spesso nessuno ha poi un "titolo" con cui inserirsi nel mondo del lavoro" 

-Tu adesso sei ancora sotto l'Aeronautica giusto?

"Per meriti sportivi in seguito ad un concorso sono entrata a far parte del gruppo sportivo Aeronautica Militare ma per rimanerci mi servono delle licenze dalla mia Federazione e anche per rilasciarmi queste licenza mi stanno mettendo in difficoltà."


- Ritorniamo alla nazionale e al World Tour: Marta e Vicky sono nelle qualifiche ora, essendo ancora in rodaggio hanno faticato a trovare punti.. Riusciranno ad entrare nelle qualifiche nelle tappe finali?

"Probabilmente sì, anche perché secondo me qualcuno probabilmente si cancellerà, soprattutto tra le coppie migliori.
(Infatti poi a Stare Jablonki si sono cancellate ben 9 coppie più forti delle azzurre)
Però vorrei evitare di parlare di altre coppie, qualcuno potrebbe ancora provare a dire che ce l'ho con qualche altra giocatrice.
A me quello che interessa è poter giocare, indipendentemente dal percorso che fanno altre coppie.
Magari avessimo 4 o 5 coppie di livello!! Significherebbe che abbiamo una buona competizione.
Purtroppo la situazione è ben diversa, se parliamo solo a livello italiano, sia nel 2013 che nel 2014 non ho potuto partecipare alla finale del campionato e già questo rende la competizione "non reale"."


-Vogliamo ricostruire un po' la vicenda che ti ha portato a stare fuori per quest'anno, invece?

"Dunque, loro ci hanno diviso a metà Luglio, ma il motivo a me è ancora oscuro.

Io avevo appena firmato, da 20 giorni, un progetto quadriennale, sino a Rio 2016 insieme a Marta.
Ho cercato di rivendicare questa cosa e se non avessi potuto continuare con Marta (dopo un quinto posto al Mondiale e un oro ai Giochi del Mediterraneo), perché le scelte tecniche erano cambiate, avrei accettato qualsiasi altro progetto a patto che fossero state rispettate condizioni simili all'accordo da me firmato.
Per essere più chiara volevo una compagna, volevo un allenatore, volevo continuare a lavorare in palestra pesi e sulla sabbia, volevo le cure mediche e il mio stipendio.. Ma in 3 mesi tutte queste cose sono venute a mancare!!
La Federazione non sapeva più come gestire la situazione e ha preferito rescindere questo contratto prendendo a pretesto un tweet che avevo scritto al mio fidanzato! Da lì è nata la mia sospensione!!"

- Il tuo futuro cosa prevede?

"A Dicembre tornerò.
Il World Tour, a cui prenderò parte come coppia privata, riprende ad Aprile e nel frattempo mi allenerò all'estero per cambiare un po' aria.

Attraverso il World Tour proverò a qualificarmi a Rio 2016, il problema è che questa sospensione mi ha anche penalizzato nei punti internazionali e anche la mia futura compagna sarà probabilmente una giocatrice senza esperienza internazionale.
Non ho idea se la Federazione mi aiuterà con qualche Wild card, dovrò quindi fare delle qualifiche e cercare di centrare qualche risultato, non sarà semplice ma sono carica!!
Voglio dimostrare in campo che qualcuno si sbaglia se parla di scelta tecnica o di età avanzata.
Per il beach volley sono giovane e se riesco a qualificare l'Italia per le Olimpiadi, il Ct mi dovrà convocare nella delegazione olimpica!
L'obiettivo che mi pongo a lungo termine è anche Tokio.
Voglio esserci alle prossime due olimpiadi!!"

Greta è piena di energia e desiderosa di riprendere a fare quello che ama, come ben si intuisce dalle sue parole. La nostra impressione è che le polemiche e le voci cattive su di lei le interessino limitatamente, la sua è una vicenda veramente pesante a livello umano e professionale e noi di JumpIn le auguriamo di cuore un grandissimo in bocca al lupo per il futuro.

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